No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110911

Micmacs à tire-larigot



L’esplosivo piano di Bazil – di Jean-Pierre Jeunet (2010)



Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: popo’ di banda di svarvolati lorolì dé

Parigi. Bazil è un puro, ma è proprio sfortunato. Da piccolino, rimane orfano di padre, che salta per aria su una mina in Marocco. Da grande, mentre è sulla porta del videonoleggio dove lavora come commesso, gli si conficca nel cranio una pallottola vagante. Rimane per un periodo in ospedale, e quando esce, rispettivamente: il suo lavoro è stato dato ad un’altra persona, la sua casa è stata affittata, tutti i suoi averi sono stati rubati. E’ ufficialmente un clochard. Mentre inizia a riflettere sulla causa delle sue sfortune, incontra un personaggio che lo introduce in una comunità che vive in un rifugio vicino alla Senna, una sorta di caverna tappezzata di metallo, fatta di elementi di recupero, gli stessi che il gruppo raccoglie e reinventa, con estrema creatività ed ingegno. E’ qui che Bazil, definitivamente, mette a punto il suo piano di vendetta…

Diciamocelo, nel caso qualcuno ancora non lo avesse messo bene a fuoco: Jeunet è un geniaccio che, se non esistesse, andrebbe inventato. Gli intenditori lo apprezzano fin dal suo debutto del 1991, il mitico Delicatessen. Questa volta riesce a mettere in scena uno spassoso cartone animato con attori veri, con un ritmo invidiabile perfino dai film d’azione, e al tempo stesso a far stare in piedi, e a testa alta, una feroce critica pacifista ai mercanti di guerra, ovunque si annidino, perfino (e soprattutto) nella politica.
L’esplosivo piano di Bazil, quindi, è uno di quei film che lì per lì ti fa dire “carino”, e poi, dopo un po’, quando ci ripensi, ti appare come un gran film. Divertente, infantile se volete, ma, come detto, con un sottotesto, neppure troppo nascosto, più che adulto, pieno di citazioni, con una grande regia, una bellissima fotografia (marchio di fabbrica) e una scenografia deliziosa e stupefacente; cast francese di gran lusso, ottimamente diretto.



Spassoso con spessore.

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