No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130128

Spaghetti & Coffee

Boardwalk Empire - di Terence Winter - Stagione 3 (12 episodi; HBO) - 2012

Il 1923 è appena cominciato. Jimmy Darmody è scomparso (fatto fuori da Nucky, of course) poco dopo l'assassinio di sua moglie, ed il figlioletto cresce quindi sotto la tutela della di lui madre Gillian, in un bordello. L'unico legame con la vita fuori dal bordello è Richard, che deve riposizionarsi e che inizia a sentirsi scomodo agli ordini di Gillian stessa. Nelson Van Alden, fuggito a Chicago con la figlioletta e la nuova compagna (inizialmente la babysitter, un'immigrata scandinava), si reinventa come venditore porta a porta di ferri da stiro, ma si ritrova ugualmente invischiato in storie di gangsterismo. Ma, come sempre, Atlantic City è il fulcro. Nucky rimane in sella, mentre il fratello Eli, ex sceriffo, finisce in carcere. Nucky, grazie al nuovo atteggiamento in cerca del perdono di Dio di Margaret (che però, paradossalmente, tornerà all'adulterio), diventerà un filantropo finanziando pesantemente l'ospedale locale. Ma la storyline più importante, è quella che vede co-protagonista Gyp Rosetti, uno spietato, e mentalmente instabile (con gusti sessuali sicuramente particolari, scopriremo poi), gangster italo-americano, che inizialmente vorrebbe entrare in affari con Nucky; vistosi rifiutare la partnership, Gyp comincia una guerra vera e propria: taglia letteralmente la strada al traffico di alcol di Nucky, installandosi in una (ex) tranquilla cittadina che si trova sulla strada tra Atlantic City e New York, Tabor Heights, facendone il suo quartier generale e tendendo imboscate. Mentre Gyp si prende una cotta per Gillian Darmody, che continua strenuamente a negare la morte del figlio e lottando per far funzionare il suo bordello (in società con Lucky Luciano), Nucky si invaghisce di Billie Kent, una ballerina che vuole diventare una stella del varietà. Mentre l'impero di Nucky traballa sotto i colpi di Gyp, e le alleanze tremano, perfino Margaret pensa di tradire quello che una volta pareva un personaggio inattaccabile. Ma un bravo stratega sa quando cercare nuove, e strane, alleanze.

Bisogna riconoscere che l'eliminazione del personaggio interpretato, direi magistralmente, ma Michael Pitt, alla fine della scorsa stagione, ha tolto parecchio interesse a questa serie. C'è da dire che è molto difficile, un po' come il secondo disco di caparezziana memoria, riuscire a mantenere un livello alto ad una qualsiasi serie televisiva. A questo giro, Boardwalk Empire, che pure avevamo ammirato nelle prime due stagioni, nonostante introduca immediatamente un villain "sostitutivo" e soprattutto antagonista a Nucky, e magistralmente interpretato da un superbo Bobby Cannavale (ehi, sveglia, sto parlando naturalmente di Gyp Rosetti), perde di interesse e rimane godibile quasi esclusivamente per una messa in scena eccezionale, a livello tecnico e cinematografico. Anche le scene ad effetto, quelle delle esplosioni di violenza, o dei bagni di sangue in genere (magistrale esempio quella di Gyp nudo con il collare e coperto di sangue che insegue gli "attentatori", ma molto forte anche l'uccisione del malcapitato da parte di Gillian nell'episodio 7 Sunday Best), cominciano a far insospettire: sembra siano diventate l'unico modo di tenere alto l'interesse degli spettatori. Recitazioni tutte buone, e per fortuna negli ultimi episodi un po' di spazio in più per Michael Kenneth Williams nei panni di Chalky White.

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